“L’UGL Metalmeccanici ritiene irricevibile l’ennesimo tentativo della multinazionale finlandese di smarcarsi dalle proprie responsabilità, alle quali, nero su bianco, si era impegnata ovvero una reindustrializzazione, di alto valore tecnologico e strategico, dello stabilimento Triestino; cosa assai diversa da una richiesta di cig e da una start-up di 30 dipendenti”.
Lo dichiara in una nota l’UGL Metalmeccanici rappresentata nell’incontro svoltosi ieri presso il MIMIT dal segretario confederale UGL, Adelmo Barbarossa, dal segretario nazionale UGL Metalmeccanici, Antonio Spera, e dalla segretaria regionale UGL FVG, Roberta Vlahov.
“Chiediamo come organizzazione sindacale rispetto sia degli accordi sottoscritti sia dei lavoratori e delle istituzioni italiane, nonché della storia rappresentata da sempre dalla Wartsila di Trieste nel comparto dei motori marini. Al fine di non rendere del tutto infruttuoso l’incontro di ieri abbiamo proposto di soprassedere alla richiesta di ammortizzatori sociali avanzata dall’azienda – anche perché non era quella la sede in cui trattare il tema – per concentrarci sull’individuazione di una soluzione che desse continuità allo stabilimento, ai dipendenti Wartsila di Trieste e a quelli dell’indotto”.
“L’UGL Metalmeccanici ritiene di rispondere all’atteggiamento irricevibile di Wartsila contribuendo, insieme al Governo italiano, al rilancio della filiera strategica dei motori marini, che potrà nei prossimi anni dare importanti opportunità al territorio e al nostro Paese”.

Roma, 27 giugno 2023