“ArcelorMittal fu scelta con una gara europea che stabiliva, con il vincolo della presa in carico delle acciaierie ex Ilva, i punti cardine della produzione fino a 9 milioni di tonnellate d’acciaio e il mantenimento totale di tutta la forza lavoro. Dunque, un sistema dove la siderurgia veniva messa in rilancio. Oggi non si arriva a fare 3 milioni di tonnellate e tutta la parte occupazionale è messa completamente in discussione”. Così Daniele Francescangeli, segretario nazionale con delega alla siderurgia della Ugl Metalmeccanici, in audizione alla Commissione Attività produttive della Camera sulla vertenza ex Ilva. “Sono stati elargiti prima 300 milioni, poi – ha aggiunto – 680 milioni. Il governo, che ha preso quota parte dell’azionariato della società, viene richiamato alle proprie responsabilità e non chi ha vinto la gara e di fatto è la proprietà. Questo è paradossale. Noi diciamo che forse siamo arrivati alla fine di un percorso, la presidenza del Consiglio ha fatto e sta facendo dei passi, ma attendiamo risposte concrete sul futuro dello stabilimento. Vengono messe in discussione non tanto le linee politiche industriali ma la salute, l’ambiente, la sicurezza e l’occupazione”

Roma lì 22 novembre 2023